News dal Policlinico

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, ricordiamo una figura femminile che ha segnato la storia della chirurgia e della scienza: Luisa Berardinelli, un esempio straordinario di dedizione e innovazione, un punto di riferimento per la chirurgia italiana e una fonte di ispirazione per le future generazioni.

Grazie alla sua expertise, Luisa Berardinelli è stata la prima donna chirurga in Italia a eseguire un trapianto di rene il 22 maggio 1969 al Policlinico di Milano.

L'importanza delle donne nella chirurgia e nella medicina moderna

Il progresso della medicina si basa su competenza, innovazione e determinazione. Qualità che caratterizzano le numerose professioniste che operano nei reparti, nei laboratori e nelle sale operatorie, contribuendo ogni giorno allo sviluppo di tecniche sempre più avanzate e alla cura di migliaia di pazienti. In questo contesto, Luisa Berardinelli ha contribuito con oltre 10.000 interventi di alta e altissima chirurgia generale e vascolare, di cui più di 1.000 trapianti renali, e ha lasciato un segno indelebile nella chirurgia italiana. Professoressa ordinaria dell’Università degli Studi di Milano e direttrice del team dei Trapianti di Rene per quasi 15 anni ha formato intere generazioni di chirurghi, diffondendo conoscenze e competenze fondamentali nel campo della trapiantologia.

Pioniera della trapiantologia e promotrice della cultura della donazione

Oltre alla sua brillante carriera chirurgica, la Prof.ssa Berardinelli crede ancora oggi nell’importanza di sensibilizzare sulla donazione degli organi. Ha promosso e organizzato incontri con i cittadini, corsi per il personale sanitario, con l’obiettivo di diffondere la cultura della donazione di organi e tessuti. Il suo impegno ha contribuito in modo significativo a cambiare la percezione pubblica della donazione e dei trapianti, rendendoli una realtà sempre più diffusa e accettata nella società.

Un’eredità di eccellenza e determinazione

Luisa Berardinelli è stata una pioniera, una donna che ha superato ostacoli e preclusioni per affermarsi in un campo allora di prerogativa maschile. La sua passione e la sua dedizione hanno aperto la strada a molte altre donne nella chirurgia e nella trapiantologia, sfidando pregiudizi e barriere per fare la differenza.

Nel celebrare la Giornata Internazionale della Donna, il suo esempio ci ricorda quanto sia fondamentale continuare a valorizzare il contributo delle donne nella scienza e nella medicina.

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