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24/03 2025
Salute

Pavimento pelvico e maternità: cosa sapere per una tempestiva prevenzione e una corretta riabilitazione

— Rosy Matrangolo, con la consulenza scientifica della ginecologa Floriana Carbone

Custodire una vita per nove mesi, sentirla crescere in grembo e vedere il proprio corpo modificarsi per ospitare al meglio questo figlio fino a quando non sarà il momento di donarlo al mondo. Un processo meraviglioso e unico che può però incidere sulla tenuta della muscolatura pelvica. È per questo che le donne in gravidanza e le neomamme non devono mai scordarsi di dedicare del tempo a se stesse e alla cura di quegli organi e tessuti direttamente coinvolti prima e dopo la nascita del proprio bambino. Come si mantiene in salute il pavimento pelvico ce lo spiega la ginecologa Floriana Carbone, responsabile della Pelvic Unit del Policlinico di Milano.

Cos'è, innanzitutto, il pavimento pelvico?

Il pavimento pelvico femminile è un insieme di muscoli e legamenti che chiudono la parte inferiore del bacino e sostengono gli organi in esso contenuti (vescica, utero, retto). Ha un ruolo importantissimo nel controllo della continenza urinaria e anale, nella statica lombare, nel sostegno dell’utero in gravidanza e durante il parto. La sua contrazione favorisce l’elevazione degli organi pelvici e la chiusura degli sfinteri uretrale e anale, mentre il suo rilassamento permette l’eliminazione di urina, feci e gas.

Gravidanza e parto: quale supporto fornisce il pavimento pelvico?

La gravidanza e il parto sono momenti cruciali nella vita di una donna ma comportano rischi significativi per la salute del pavimento pelvico femminile perché viene particolarmente sollecitato nella seconda metà della gestazione: in primo luogo a causa della crescita del bambino e in secondo luogo perché gli ormoni della gravidanza ammorbidiscono i tessuti pelvici per prepararlo al parto.

Durante un parto vaginale, il pavimento pelvico si allunga di tre volte rispetto alle sue dimensioni. Un pavimento pelvico non allenato o non preparato a questo momento può sviluppare ipertono, ovvero un’ipercontrattura della muscolatura, che può portare a problemi. Gli studi dimostrano che in media, una donna in attesa su quattro soffre di disfunzioni pelviche.

Ci sono sintomi che si possono osservare circa una perdita di elasticità del pavimento pelvico?

Nel post partum, e anche per molto tempo dopo il parto, possono presentarsi sintomi di disfunzione pelvica quali:

  • incontinenza urinaria, ai gas o fecale dovuta allo stiramento dei tessuti o a eventuali traumi a carico dei muscoli del pavimento pelvico
  • dolore perineale e pelvico causato da trauma chirurgico (episiotomia dolorante o lacerazione)
  • disfunzioni sessuali come la dispareunia
  • prolasso di organi pelvici.

È importante affrontare queste problematiche perché una diagnosi precoce e un trattamento mirato possono migliorare notevolmente la qualità della vita evitando complicanze a lungo termine.

In cosa consiste la riabilitazione del pavimento pelvico?

La riabilitazione del pavimento pelvico tramite esercizi specifici e terapie fisiche mirate aiuta a rinforzare la forza e il tono dei muscoli sfinterici e pelvici migliorando il controllo e la coordinazione, riduce il dolore e il rischio di incontinenza e promuove una guarigione ottimale prevenendo problemi a lungo termine.

Quali terapie per trattare le disfunzioni del pavimento pelvico?

La Radiofrequenza dinamica vaginale è una tecnologia non invasiva che sta rivoluzionando il trattamento di diverse problematiche ginecologiche migliorando il benessere intimo delle donne. Utilizza onde di radiofrequenza magnetica che si trasformano in calore per stimolare la produzione di collagene e migliorare l’elasticità dei tessuti vaginali permettendo di focalizzare l’effetto termico sugli strati epiteliali e subepiteliali nel modo più selettivo possibile.

Le indicazioni riguardano soprattutto:

  • il trattamento della secchezza vaginale (allevia irritazione e dolore ai rapporti)
  • il rafforzamento muscolare e tonificazione della parete vaginale: per chi soffre di perdite urinarie lievi e miglioramento del tono vaginale
  • la riduzione della distensione vaginale post partum (per il recupero del tono tessutale dopo il parto)
  • il miglioramento della lubrificazione e del benessere intimo

Si tratta di una procedura rapida e indolore: durante la seduta, una sonda speciale viene posizionata nell’area vaginale trasmettendo onde radio che stimolano la produzione di collagene.

In che modo la tecnologia supporta la riabilitazione del pavimento pelvico?

Esistono diverse strumentazioni che aiutano lo specialista:

  • L’Elettrostimolazione funzionale è un trattamento non invasivo che stimola i muscoli pelvici e migliorano la forza e l’elasticità: aiuta a ridurre i sintomi dell’incontinenza urinaria, allevia il dolore pelvico cronico, promuove il recupero post operatorio e post parto e migliora la funzione muscolare. Inoltre, l’elettrostimolatore con foto-bio stimolazione consente il trattamento delle lesioni post chirurgiche.
  • L’Elettroporazione con ossigeno favorisce la rigenerazione e il miglioramento della salute intima agendo su secchezza vaginale post partum o legata a disfunzioni ormonali, età o a terapie, disfunzioni sessuali e infezioni vaginali ricorrenti.
  • Le onde d’urto come tecnica rigenerativa, innovativa e non invasiva agiscono stimolando i processi biologici cellulari a più livelli per un’azione antinfiammatoria, antiedemigena, antalgica e per ottenere un recupero funzionale tissutale e muscolare stimolando inoltre la produzione di collagene ed elastina.
  • I campi elettromagnetici sono indicati per il trattamento dell’incontinenza urinaria permette il potenziamento della muscolatura in modo non invasivo e indolore.

Il nostro percorso di cura prevede l’uso di più tecniche ed esistono anche protocolli personalizzati farmacologici come l’impiego dell’acido ialuronico per via topica, del collagene per via orale, degli esosomi e delle cellule mesenchimali.

In Policlinico di Milano le pazienti possono essere seguite in modo dedicato.

L’Ostetricia del Policlinico di Milano, diretta da Irene Cetin ha attivato un percorso strutturato, la Prevenzione, Riabilitazione e Cura delle disfunzioni del Pavimento Pelvico-Pelvic Unit in cui si propongono programmi di screening e riabilitazione alle giovani donne che soffrono di problematiche del pavimento pelvico, con un approccio multidisciplinare che coinvolge anche altri specialisti dell’Ospedale.

La Pelvic Unit del Policlinico di Milano prevede la presa in carico precoce e la gestione multispecialistica della paziente con disturbi del pavimento pelvico, già a partire dalla gravidanza e nell’immediato post partum, con lo scopo di ridurre il rischio di comparsa o di cronicizzazione dei sintomi a esso correlati attraverso la prescrizione di un programma rieducativo specifico o indirizzandola nei casi più complessi a trattamenti chirurgici più adatti.

Il percorso prevede:

  • educazione alla salute del pavimento pelvico nei corsi di accompagnamento alla nascita attraverso incontri di gruppo e one-to-one
  • sedute ecografiche in gravidanza in donne con ipertono per favorire la consapevolezza propriocettiva del proprio pavimento pelvico (sonographic coaching)
  • diagnosi ecografica in 3D/4D per la valutazione del muscolo elevatore dell’ano, per escludere avulsioni del muscolo pubo-rettale o difetti di riparazione post-partum
  • percorsi personalizzati di terapia medica e riabilitativa e trattamento mini invasivo

In Pelvic Unit è possibile accedere a tutte le tecniche sopra descritte, soprattutto in situazioni di pazienti ricoverate, valutate ad alto rischio per disfunzioni del pavimento pelvico. La visita specialistica pelvi-perineale è prevista tra la 6° e la 10° settimana dopo il parto, ma è possibile accedervi anche attraverso il CUP e i tradizionali servizi di sportello per il pubblico.

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