
Crioablazione. Al Policlinico di Milano una tecnica innovativa per il trattamento del tumore al seno
— Paola Iuorio, con la consulenza scientifica degli specialisti del Policlinico di Milano
Congelare il tumore invece di rimuoverlo con il bisturi. È questa la rivoluzionaria possibilità offerta dalla crioablazione, una procedura mini-invasiva ora disponibile anche per alcuni casi selezionati di tumore al seno.
Questa tecnica, già utilizzata per alcune lesioni benigne, permette di distruggere il tessuto tumorale attraverso temperature molto basse, senza necessità di interventi chirurgici tradizionali. L’approccio è percutaneo, cioè tramite un ago introdotto nella pelle, e si esegue in anestesia locale, senza incisioni evidenti, senza cicatrici e con il ritorno a casa in giornata. Un cambiamento significativo, soprattutto per pazienti fragili o con patologie concomitanti che renderebbero rischiosa l’anestesia generale.
“La procedura è estremamente ben tollerata e molto apprezzata, soprattutto per il minimo impatto estetico e psicologico”, spiega Serena Carriero, radiologa della Radiologia Senologica del Policlinico di Milano, “i primi riscontri clinici sono molto incoraggianti”.
“È una soluzione ideale per pazienti che non possono sottoporsi ad interventi chirurgici o a terapie oncologiche convenzionali”, sottolinea Sonia Santicchia, responsabile della Radiologia Senologica e coordinatrice della Breast Unit del Policlinico. “Pensiamo, ad esempio, a donne anziane o con altre patologie che aumenterebbero i rischi operatori”.
Ogni caso viene valutato in modo collegiale all’interno della Breast Unit, dove radiologi, oncologi, chirurghi e patologi analizzano le caratteristiche cliniche di ciascuna paziente. A supporto di questa selezione, il team si avvale anche di un software ecografico avanzato, capace di delineare con maggiore precisione i margini della lesione, facilitando l’identificazione dei casi candidabili alla procedura. Anche l’intelligenza artificiale entra in gioco nella fase pre-procedurale, offrendo un supporto tecnico alla valutazione clinica.
“La nostra esperienza nella radiologia interventistica è consolidata da anni per altre patologie oncologiche”, aggiunge il professor Gianpaolo Carrafiello, direttore della Radiologia del Policlinico di Milano e docente all’Università degli Studi di Milano. “L’applicazione della crioablazione in ambito senologico rappresenta un’evoluzione importante: meno invasiva, senza necessità di anestesia generale, e con ottimi risultati in termini di qualità della vita”.
Uno degli aspetti più apprezzati è proprio la rapidità del recupero. Nella maggior parte dei casi, le pazienti riprendono le normali attività già dal giorno successivo, senza convalescenza prolungata né dolori post-operatori. “La paziente di oggi, ad esempio, è tornata a casa dopo un’ora e ha riposato senza alcun dolore”, racconta Sonia Santicchia.
Al momento, la procedura resta riservata a casi selezionati, ma rappresenta già una concreta alternativa terapeutica.
Il Policlinico di Milano si conferma così punto di riferimento nazionale anche in ambito senologico, unendo innovazione tecnologica, approccio multidisciplinare e centralità della persona. In un’epoca in cui la medicina si fa sempre più personalizzata, la crioablazione segna un passo avanti verso cure meno invasive, più umane e più rispettose della complessità di ogni singola paziente.