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16/03 2023
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#RICERCA. COVID-19 e pazienti neuro-oncologici: studio del Policlinico di Milano fa luce sull'impatto della pandemia

— di Ilaria Coro

Serenità ma anche preoccupazione: sono le emozioni provate più frequentemente dai pazienti seguiti in diversi centri neuro-oncologici lombardi, durante la pandemia di COVID-19. Queste sono solo una parte delle tante informazioni emerse dall’indagine sviluppata dagli specialisti del Policlinico di Milano. Un lavoro, pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Oncology, nato per conoscere meglio i vissuti emotivi e le problematiche affrontate durante l’emergenza sanitaria dai malati neuro-oncologici per migliorare la qualità della loro assistenza.

La rapida diffusione della malattia da Coronavirus ha creato una situazione unica ed estrema, suscitando nei professionisti sanitari la necessità di comprendere meglio i bisogni e le preoccupazioni delle persone – teoricamente - più fragili dal punto di vista fisico ed emotivo come i pazienti neuro-oncologici, più a rischio di sviluppare ansia e depressione.

Su queste basi, gli specialisti della Neurochirurgia e della Neurofisiopatologia del Policlinico di Milano e del nostro Centro di Riferimento per la Neurochirurgia Oncologica, hanno formulato un sondaggio online anonimo composto da 57 domande a risposta multipla per capire i bisogni, le criticità incontrate in merito alla gestione della malattia oncologica e del rischio infettivo, l’eventuale disagio psicologico e lo stato emotivo dei malati durante la pandemia. Una survey proposta inizialmente ai pazienti in cura al Policlinico e successivamente estesa alle persone con un tumore cerebrale seguite in altri ospedali lombardi, come la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza e l’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, punti di riferimento per la neuro-oncologia.

Dai 107 questionari raccolti, tra agosto 2021 e gennaio 2022, emerge che quasi il 40% delle persone coinvolte ha ritenuto di non aver ricevuto indicazioni sufficienti su come affrontare la pandemia in quanto soggetto più a rischio ma oltre il 95% riferisce di essere stata supportata adeguatamente su come proseguire il percorso di cura della malattia oncologica e si è sentita completamente soddisfatta delle soluzioni attivate dai loro specialisti.

In meno di un terzo dei casi, infatti, gli appuntamenti programmati per visite ed esami sono stati annullati o ritardati: un risultato che può essere spiegato anche dai bassi livelli di paura dei pazienti a frequentare gli ospedali nonostante luoghi con maggior rischio di contrarre COVID-19, soprattutto nella prima ondata della pandemia (marzo-maggio 2020). Oltre il 53% dei malati neuro-oncologici si è sentito infatti sereno relativamente alla sua condizione neuroncologica.

“I risultati di questa ricerca hanno mostrato che i pazienti seguiti dagli istituti lombardi sono stati generalmente molto soddisfatti del supporto e della gestione clinica ricevuti dal loro team medico durante i mesi della pandemia. Si tratta di un dato positivo che sottolinea il successo dello sforzo del sistema sanitario lombardo per preservare i pazienti più fragili anche in periodi difficili come la pandemia. In particolare, nel nostro Ospedale è stato predisposto un percorso protetto dedicato alle visite oncologiche, a dimostrazione del costante impegno nell’ascolto delle esigenze dei nostri pazienti” commentano le specialiste del Policlinico di Milano, Giorgia Abete Fornara -psicologa della Neurochirurgia, Manuela Caroli - neurochirurgo e responsabile del Centro di Riferimento di Neurochirurgia Oncologica, Francesca Mameli e Fabiana Ruggiero - psicologhe della Neurofisiopatologia, autrici del lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Oncology.


Brain tumours in the time of COVID-19: An online survey on patients’ disease experience in one Italian region